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Presentazione a Santo Stefano di Camastra "Francesca Serio, la madre" di Franco Blandi.

Serata partecipata e ricca di emozioni a Santo Stefano di Camastra. Venerdì 26 ottobre, alle ore 19.30, nella sala "Raffaele Mazzeo" della Società Operaia di Santo Stefano di Camastra, è stato presentato il romanzo "Francesca Serio, la madre" di Franco Blandi.

Durante la serata, dopo i saluti di Giovanni Todaro (Presidente Società Operaia) e di Tommaso Mascari (Presidente CoopCET scarl), sponsor dell'evento, Doriana Milia (Docente di lettere), ha introdotto i lavori, recensito il romanzo e posto diverse domande all'autore. Franco Blandi ha raccontato la nascita del suo interesse nei confronti della figura di Francesca Serio e la scelta di scrivere il romanzo, ancorandolo in maniera forte alla realtà storica delle fonti che ha consultato nel corso degli anni.. Particolarmente apprezzate le letture tratte dal libro, scelte e interpretate dalla professoressa Anna Ciccia. Anche il numeroso e attento pubblico, ha avuto la possibilità di intervenire e porre domande all'autore.

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Librino, aggiudicati oltre 4 milioni di euro di lavori per realizzare il Parco Urbano di Librino e le opere di urbanizzazione della Spina Verde nella zona Castagnola.

Sono stati aggiudicati in via definitiva, con due distinte procedure a gara aperta e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, i lavori relativi alle strade del Parco Urbano della “città satellite” e i lavori della cosiddetta Spina Verde, ovvero le opere di urbanizzazione della zona Castagnola sempre a Librino.

Le opere rappresentano altri due tasselli dell’impianto urbanistico ideato, nel 1972, dall’architetto giapponese Kenzo Tange, che aveva immaginato il quartiere a sud di Catania attorno a una serie di percorsi pedonali e ciclabili immersi nel verde con collegamenti tra residenze e servizi, svincolati dai percorsi veicolari: la “strada “ vista come luogo di incontro, di sosta e di svago.

Questi interventi, i cui cantieri apriranno immediatamente, fanno parte del cosiddetto “Patto per lo Sviluppo di Catania”. L’intervento del parco Urbano, aggiudicato per un importo netto di 2 milioni 233.639, fa parte degli obiettivi individuati nel settore ambientale, nel quale sono previsti due lotti del Parco Urbano, dei quali questo è il primo. Con questa scelta si intende favorire lo sviluppo economico e produttivo dell’area metropolitana e la sua sostenibilità ambientale e di sicurezza.

Ciò dovrebbe permettere il recupero di un’ area fortemente degradata, poiché la via del Parco è l’asse portante che si trova nella zona San Teodoro, la più grande per estensione delle dieci che compongono Librino. Del “Patto” stipulato con la presidenza del Consiglio dei Ministri fa parte, e sempre per il settore Ambientale, la Spina Verde ovvero le opere di urbanizzazione del quartiere Castagnola. La parte aggiudicata è la prima di tre lotti per il completamento delle strutture a verde del quartiere Librino, per l’importo netto di euro 1 milione 778.703. La Spina Verde è l’asse generatrice a verde attrezzato dell’intero Librino, ogni nucleo delle dieci zone che compongono il quartiere avrà, circondati dal verde, collegamenti ciclabili e pedonali.

Le dieci zone di Librino, denominate ognuna da un toponimo fake rolex, hanno caratteristiche diverse e attività prevalenti per ciascuna: Castagnola attività sociali, Bummacaro attività commerciali, Moncada attività culturali, San Teodoro, attività legate al Parco, San Giorgio Ovest e San Giorgio Est attività sanitarie, Grimaldi attività artistiche, Nitta attività sportive, Sant’Agata attività amministrative e Bonaventura attività del centro urbano. Di queste zone quella più strutturata è Castagnola perché in essa sono già state realizzate una chiesa , un centro sociale, degli uffici e una struttura commerciale, la stessa Spina Verde è operativa per il 30% e si collega già al Centro Urbano e a Villa Fazio mentre non ci sono ancora i collegamenti con Bummacaro.

Nella zona centrale di Castagnola vi sono invece gli orti urbani, la collinetta che li sovrasta sarà un polmone verde composto da un oliveto . La spina verde, di cui saranno completate le opere di urbanizzazione è un supporto alle attrezzature di servizio ma porta con sé la memoria storica del paesaggio preesistente ed è preludio dell’area del Parco. Le ditte aggiudicatarie sono, per il Parco Urbano, l’Ati (associazione temporanea di Imprese) Conscoop con la capogruppo Ingegneria Costruzioni Colombrita s.r.l. e per la Spina Verdeil consorzio Stabile Agoraa s.c.a.r.l.

(Fonte Mobilità Catania, 09 ott 2018)

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Conscoop chiude il bilancio 2017 con un fatturato di 146 milioni

Castrocaro Terme – 21 giugno 2018 – I dati diffusi all’Assemblea ordinaria che si è svolta giovedì 21 giugno al Grand Hotel di Castrocaro sono lusinghieri e fotografano una realtà sana, confermando la buona gestione di Conscoop, il Consorzio fra Cooperative di Produzione e Lavoro fondato nel 1949.

Con un valore della produzione di 146 milioni di euro nel 2017 (l’anno precedente era 137 milioni), un risultato prima delle imposte di quasi 10 milioni e un utile di esercizio di 6,4 milioni di euro Conscoop si conferma una della più importanti realtà del settore dei lavori pubblici in Italia.

Fra i lavori attualmente in corso in Romagna si possono annoverare il Campus Universitario di Cesena e un’importante opera di ingegneria ambientale, legata alla gestione dei liquami, a Rimini.

Il Gruppo, inoltre, si occupa di gestione reti gas e di vendita attraverso due distinte realtà, così come prevede la legge, Con Energia e Mediterranea Energia.

In uno scenario in cui gli investimenti pubblici sembrano non produrre più economia reale per il Paese, Conscoop gode di buona salute ma i suoi vertici sono consapevoli che non si può più parlare di crisi ma di una virata, in negativo e al ribasso, degli stessi.

In un momento complicato per il nostro settore – afferma il presidente Mauro Pasolini noi non abbiamo risparmiato sulla sicurezza dei lavoratori. È per me motivo di orgoglio affermare che nel 2017, con le nostre 105 cooperative socie, abbiamo prodotto 100 milioni di euro di lavoro senza nessun incidente di rilievo. Ciò significa che, per il Consorzio e le sue Cooperative, la crisi non ha in alcun modo significato il risparmio dei costi sull’organizzazione del lavoro e della sua sicurezza. Il mondo cooperativo può affermare a pieno titolo che il lavoro non è solo un valore economico ma, anche e soprattutto, etico e sociale e fa parte di quei principi di legalità che non possono essere ricondotti solo a comportamenti criminali”.

Intervista a Mauro Pasolini, Presidente Conscoop – Articolo Corriere Romagna – 21 giugno 2018

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Affidamento lavori di riqualificazione Palazzo delle Poste ME

Sarà il CONSCOOP di Forlì tramite la sua consorziata CoopCET s.c. a r.l. di Santo Stefano di Camastra (ME) a realizzare i  lavori di riqualificazione e manutenzione dell'immobile facente parte del Complesso edilizio denominato "Palazzo delle Poste" sito in località Pistunina del Comune di Messina. Nell’ambito dei processi di razionalizzazione degli immobili appartenenti al Patrimonio dello Stato, l’Agenzia del Demanio, sulla scorta dalla ricognizione degli immobili attualmente non utilizzati, ha avviato le procedure tecnico-amministrative per individuare possibili future riutilizzazioni dei vari immobili in relazione alle esigenze degli altri enti dello Stato che si trovano in situazioni di affitto passivo. Alla luce di questa attività ricognitiva preliminare, per l’immobile in questione sono state portate avanti tutta una serie di incontri tra il personale tecnico dell’Agenzia del Demanio, quelli del Commissariato di Polizia di Stato di Messina e quelli del Servizio Tecnico Logistico e Patrimoniale della P.S. per valutare la fattibilità tecnico-organizzativa di trasferire l’attuale sede del Commissariato di P.S. di Messina, attualmente in affitto passivo in un immobile privato, nell’immobile oggetto della presente progettazione esecutiva sito in località Pistunina di Messina presso il complesso immobiliare denominato “Palazzo delle Poste”. La parte oggetto di intervento riguarda solo ed esclusivamente la parte di immobile attualmente non utilizzato, nella parte Sud del complesso immobiliare, facente parte dell’u.i. identificata con il subalterno n°8, costituita principalmente da uffici di primo piano ed autorimessa di piano seminterrato.

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